Nata con il nome Fratelli Donà, l'attività fu fondata a Murano nel 1937 da Arnaldo Donà, padre di Alberto Donà
Nel 1992 l’azienda diventa l’odierna Componenti Donà, gestita da Alberto Donà e dalla sua famiglia: Alberto, Loredana, Andrea e Davide. Davide ha seguito le orme del padre diventando maestro vetraio, mentre Andrea si è occupato della Direzione Commerciale dell’Azienda.
Nei primi anni la produzione era composta solo da componenti di lampadari, da qui il nome “Componenti Donà”. Con il passare del tempo, grazie allo sviluppo delle tecniche di lavorazione del vetro, oggi produciamo un'ampia gamma di prodotti di lusso e di illuminazione, scultura, vasi classici e moderni dall'importante valore artistico.
Questo ci ha permesso di collaborare con interior designer internazionali e di migliorare sempre di più la nostra capacità di lavorare sui progetti dei clienti. Infine, la nostra crescita ci ha permesso di lavorare con marchi importanti come Donghia, Fendi, Venini, Axo Light, Cornelio Cappellini, Veronese, Dale Chihuly, Kohler Interiors e Barovier e Toso. I risultati si vedono in tutto il mondo: abbiamo molti prodotti esposti in Cina, USA e India.
Pur non essendo vicino alle fonti di approvvigionamento delle materie prime, in particolare le sabbie silicee vetrificanti e la soda, ma anche il legname, che fino a pochi anni fa proveniva dalla Dalmazia; Venezia e in particolare Murano hanno costruito una solida tradizione sulla lavorazione del vetro. La scelta, fin dal 1300, di costruire i primi forni a Murano fu dovuta alla distanza dal centro cittadino – eventuali incendi non avrebbero causato danni – e perché i venti dominanti (Murano è a nord di Venezia) non avrebbero portato i fumi in città.
Nel corso dei secoli, l'abilità dei maestri muranesi ha costruito una tradizione di eccellenza nella lavorazione e modellatura del vetro incandescente.
Chiamati dall'estero fin dall'antichità, hanno tramandato la loro arte generazione dopo generazione, perpetuando un mestiere in cui l'esperienza in fornace resta la scuola principale. Le arti e le committenze seppero intercettare queste qualità e, durante il Rinascimento e il Barocco, i maestri vetrai continuarono a raggiungere l'innovazione, unendo le competenze tecniche all'inventiva e alla capacità di raggiungere raffinatezza, eleganza e anche stravaganza attraverso forme, colori e composizioni.
Con la fine della Repubblica di Venezia, nel 1797, nacque la tradizione moderna, che fece delle tecniche antiche una solida base per costruire un proprio prestigio riconosciuto in tutto il mondo.
MURRINA
Si realizza inserendo piccole tessere o cannule di vetro nel forno all'interno di stampi di rame, dopo aver creato una composizione di fantasia. Una volta solidificato il tutto, il vetro viene tagliato e aggiunto ad oggetti o parti di oggetti ornamentali.
LASTRA
È uno dei più recenti. Deve il suo nome all'utilizzo di lastre in vetro di Murano: adagiate su un tavolo, costituiscono la prima base su cui vengono adagiati altri materiali, come l'argento e la foglia d'oro 24kt, insieme ad altri elementi in vetro colorato; al termine della composizione un'ulteriore lastra viene sovrapposta alla precedente, per poi passare in forno. All'uscita dal forno il vetro è pronto per essere tagliato in diverse forme
SOFFIAGGIO
La soffiatura è una delle tecniche più conosciute, un tempo metodo privilegiato per composizioni di alto livello. La modellazione viene effettuata a vetro caldo e attraverso cannule metalliche, che permettono di raggiungere forme estremamente fini ed eleganti. Attraverso l'utilizzo della filigrana si ottiene il noto effetto pizzo all'interno del vetro.